La sede iGuzzini di Shanghai meta della delegazione Marche


 

L’occasione per incontrarsi è stata la missione istituzionale ed economica di sistema che, organizzata dalla Regione Marche per la prima settimana di giugno, ha riunito tante delle nostre personalità politiche ed imprenditoriali all’interno di Palazzo Italia per l’inaugurazione di “Casa Marche”.

 

È nato proprio in tale contesto, imbevuto del meglio del Made in Marche, e confermato poi durante l’apertura della mostra dedicata a Padre Matteo Ricci presso il Nanjing Museum, l’invito al Presidente della Regione Gian Mario Spacca ad inaugurare ufficialmente la sede che dal 2006 vede attiva sul territorio cinese la iGuzzini illuminazione.

 

Con l’idea quindi di “celebrare” questo pezzo di cultura, professionalità e territorio marchigiano in Cina, il 4 giugno, si sono ritrovati insieme a Massimiliano Guzzini - completamente calato nel suo ruolo di  padrone di casa dopo 5 anni di esperienza in loco - ad Adolfo Guzzini (Presidente iGuzzini illuminazione), presente al seguito della missione imprenditoriale nazionale, e a Luca Guzzini (Presidente Teuco), un entusiasta Gian Mario Spacca, accompagnato dall’onorevole Maria Paola Merloni, e dal Presidente della Provincia di Macerata, Franco Capponi che tanto si è prodigato nel comunicare la figura e i valori di Padre Matteo Ricci.

 

La cerimonia, condotta secondo il protocollo cinese ma con quel pizzico di informalità che tanto contraddistingue lo stile marchigiano, ha previsto il taglio del nastro e la tradizionale danza dei leoni e si è svolta alla presenza non solo di Spacca ma anche di una serie di autorità cinesi: il Dr Tang Hailong Vice Sindaco del distretto del Fengxian, il Dr Li Zhen General Manager del Fengpu Industrial Park, il Dr Peter Jin Deputy General Manager del Fengpu Industrial Park, la Dr Sophie Ji Fenghua  Direttrice del Fengpu Industrial park Customer Services, e il Dr Wang Jian Head of Bank of Communication Fengxian Branch.

 

Nonostante l’ufficialità del momento, un clima di festa e di amicizia si è diffuso fra i tanti presenti e ha accompagnato sia i saluti portati da Adolfo Guzzini, Gian Mario Spacca e dal Dr. Li Zhen, che la visita guidata da Francesco Ghergo (Operation Director della iGuzzini illuminazione) all’interno dello stabilimento produttivo: quel primo polo industriale realizzato aldilà dell’headquarter di Recanati e destinato a rispondere alle esigenze commerciali dell’area asiatica.

 

Grande la curiosità manifestata da parte di tutti gli ospiti di scoprire come l’azienda marchigiana, leader internazionale nel settore dell’architectural lighting, abbia organizzato e viva la sua imprenditorialità in Cina. E grande la meraviglia nel vedere come l’incontro di due culture millenarie come quella italiana e quella cinese conviva in un clima di totale sinergia fra gli italiani “emigrati” per seguire il progetto in loco, e i colleghi provenienti dalle più diverse province del territorio.

 

Molto sentita la partecipazione da parte dei tanti, diversi dipendenti, fra i quali molti manager dell’area sud-est asiatica, presenti in sede proprio in quel periodo per partecipare ad un corso di formazione dedicato ai nuovi apparecchi e alle nuove tecnologie in grado di ridurre notevolmente il consumo energetico.

 

Per quanto giovane come realtà imprenditoriale sul territorio, la realtà cinese della iGuzzini illuminazione può vantare già una serie di progetti di grande prestigio, realizzati in collaborazione con architetti di fama internazionale. Guardano in tale direzione non solo i numerosi interventi realizzati proprio in ambito di Expo, dove iGuzzini ha seguito nel ruolo di fornitore ufficiale tutta l’illuminazione di Palazzo Italia, l’illuminazione esterna del Padiglione Francese, parte del Padiglione Cinese e i tre edifici UBPA_Urban Best Practices Area, promossi dal Ministero dell’Ambiente, ma anche progetti come il “National Centre for Performing Arts” (arch. Paul Andreu) e il complesso urbanistico Linked Hybrid (arch. Steven Holl) entrambi a Pechino, il Centro Olimpionico di Changzhou, o l’Oriental Art Centre di Shanghai.

 

Un risultato che è frutto di una cultura della luce promossa e divulgata nel tempo non solo in Italia, ma esportata, e non senza un pizzico di orgoglio, anche nel resto del mondo.

 

 

 

Sotto alcune immagini dell'evento: cliccare sulle miniature per ingrandirle



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