Autostrada: apre il primo tratto della terza corsia



Ancona, 12 luglio 2010 – “Un importante obiettivo è stato raggiunto: prima dell’esodo estivo saranno aperti al traffico i primi 33 km di terza corsia dell’A14 tra Ancona Sud e Porto Sant’Elpidio.”
“Autostrade è il primo investitore privato in Italia con 25 miliardi di euro di investimenti di cui 1,9 sono destinati all’imponente opera di ampliamento della A14 nelle Marche. Un lavoro che stiamo portando avanti con ritmo serrato e i risultati ottenuti ci danno ragione: l’89% dell’ampliamento programmato sull’A14 è stato affidato alle imprese ed il 21%, pari a 33km tra Ancona Sud e Porto Sant’Elpidio, sarà aperto al traffico prima dell’esodo estivo.”
E’ quanto ha annunciato Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, nel corso della conferenza stampa “Cantieri Aperti Marche”, alla presenza, tra gli altri, di Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche e Mauro Coletta Direttore Ispettorato di Vigilanza Concessioni Autostradali ANAS.
L’amministratore ha voluto sottolinenare: “Siamo stati in grado di rispettare una tabella di marcia così impegnativa solo grazie alla forte collaborazione con tutti gli enti territoriali coinvolti dai lavori e alla possibilità di affidare i lavori alla nostra controllata Pavimental. Un’opportunità data dall’approvazione del Milleproroghe che ci ha permesso su tali lotti di risparmiare circa 1 anno nell’iter di affidamento e ci consentirà di aprire al traffico con 6 mesi di anticipo rispetto alla data prevista dal contratto”.
Nella Regione restano da avviare solo i lavori di ampliamento dei 17,2 km tra Ancona Nord e Ancona Sud (Lotto 5), per i quali le procedure di affidamento sono state interrotte per i ricorsi presentati dalle imprese.
Autostrade per l’Italia ha messo in campo 1,9 miliardi di euro per ampliare e migliorare circa 126 km di rete autostradale delle Marche. Di questi sono stati già previsti oltre 200 milioni di euro destinati ad interventi richiesti per compensare e mitigare l’impatto ambientale e socio-economico delle opere e realizzare una migliore integrazione tra autostrada e territorio.
L’attenzione di Autostrade in favore dell’ambiente passa anche attraverso l’opera di potenziamento della rete, che si sta portando avanti nella Regione e nel resto dell’Italia, che comporta notevoli miglioramenti in termini di fluidità, sicurezza e inquinamento. Nelle tratte dove
l’ampliamento è stato realizzato possiamo riscontrare, a più di un anno dall’apertura al traffico, una diminuzione dell’ 80% del tempo perso totale, del 40% del tasso di mortalità, del 30% del tasso di incidentalità e una riduzione del 20% dell’indice di inquinamento acustico e ambientale.
“Su questa autostrada - ha concluso Castellucci – ai fini ambientali inoltre è in fase di sperimentazione in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, l’applicazione all’interno delle gallerie e su manufatti autostradali di materiali foto catalitici e si sta predisponendo un piano di riforestazione dei territori secondo quanto previsto dal Protocollo di Kyoto”.
Per migliorare la viabilità autostradale della Regione e renderla sempre più sicura, è stato steso asfalto drenante e riqualificate le barriere spartitraffico sul 100% della rete e sono state istallate barriere antirumore su 0,5 km. Il programma di potenziamento delle autostrade della Regione prevede anche la realizzazione di 5 nuovi caselli e il potenziamento di 2, nonché interventi su 12 aree di servizio di cui 6 già realizzati, 6 in fase di esecuzione.
“L’avanzamento dei cantieri e l’apertura al traffico di 33 nuovi km di terza corsia dell’A14, nel rispetto dei programmi stabiliti – rileva il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – è una dimostrazione concreta di grande serietà e responsabilità, che nasce dalla collaborazione tra istituzioni e società Autostrade per l’Italia. L’ammodernamento dell’A14 rappresenta per le Marche un intervento fondamentale, che contribuirà a colmare il gap infrastrutturale che ci ha penalizzato sinora. Un gap non tollerabile per un territorio che conta, in Italia, il più alto numero di imprese che, per lo più, fanno prodotti che debbono essere trasportati e quindi necessitano di infrastrutture materiali. Le Marche, in tutti i suoi territori, oggi sono un ‘cantiere aperto’. Questi investimenti, per di più, mobilitano ingenti risorse che creano posti di lavoro, e quindi svolgono una determinante funzione anticrisi”. 

Fonte: Autostrade per L'Italia


 

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