Magistrale performance di Alessandro Gassman al Persiani di Recanati con "Roman e il suo cucciolo"


Magistrale esibizione di Alessandro Gassman interprete e regista di "Roman e il suo cucciolo" nella "due giorni" al Teatro "G. Persiani" di Recanati. Dramma familiare e allo stesso tempo sociale "Roman e il suo cucciolo" é uno sguardo neutrale e non ideologico sul presente: la presenza degli immigrati che ha cambiato la fisionomia delle città e le stesse relazioni interpersonali.

Tratto da un testo degli anni '80 "Cuba & His Teddy Bear" di Reinaldo Povod e che ebbe come protagonista Robert de Niro, Alessandro Gassman lo ha riveduto e corretto ambientandolo in una periferia urbana del nostro paese,all'interno di una comunità romena,dove confluiscono personaggi di altra radice etnica. Ma é anche una storia di disperazione e di degrado che,attraverso il drammatico destino di un'umanità condannata all'emarginazione,rimanda a problematiche sociali di grande attualità.

Alessandro Gassman e gli attori del Teatro Stabile del Veneto e dell'Abruzzo si sono calati perfettamente nel ruolo dei loro personaggi e la "standing ovation" finale di oltre 5 minuti é stato il degno epilogo per la performance degli artisti. E nel backstage Gassman sorpreso da tanto calore ed affetto ha avuto parole di elogio e di apprezzamento per il pubblico e per il teatro stesso esternandolo al primo cittadino: . "Questo teatro e' un gioiello, valorizzatelo al massimo, difendetelo".

 Alessandro Gassman, al termine di due serate da tutto esaurito, ha incontrato il Sindaco Francesco Fiordomo si e' complimentato per la bellezza del teatro Persiani e l'accoglienza che ha ricevuto a Recanati. "Per la prima volta mi sono esibito a Recanati e nei momenti di pausa ho avuto modo di sbirciare alcuni angoli bellissimi della città, carichi di storia.

Lo spettacolo Roman e il suo cucciolo tratta temi forti, il disagio, il dramma di una famiglia di spacciatori. Nelle difficoltà vuole essere un segno di speranza e di fiducia. Un po' come il nostro atteggiamento che nonostante tutto, nonostante il soffocamento del mondo della cultura non ci arrendiamo e siamo ancora nei teatri".


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