Inaugurata la nuova stagione del Teatro Persiani con l'anteprima nazionale "La Belle Joyeuse"
RECANATI, TEATRO PERSIANI
MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE ANNA BONAIUTO INAUGURA LA STAGIONE
CON L’ANTEPRIMA NAZIONALE DI LA BELLE JOYEUSE
Mercoledì 26 ottobre si apre il sipario sulla nuova ed attesa stagione del
Teatro Persiani di Recanati promossa dal Comune di Recanati e dall’AMAT e
realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e
le Attività Culturali.
L’inaugurazione è affidata a La belle joyeuse, un intenso monologo scritto e
diretto da Gianfranco Fiore presentato a Recanati in anteprima nazionale ed
interpretato da Anna Bonaiuto, attrice straordinaria e volto cinematografico di
Cristina di Belgioioso nel film diretto da Mario Martone noi credevamo. Al
centro della piéce teatrale proprio questa figura di donna contraddittoria,
egocentrica, ma assolutamente affascinante. Attraverso un flusso di ricordi, di
visioni, di emozioni, nostalgie, frustrazioni, emerge prepotentemente l’orgoglio
di una primadonna che teme l’oblio come nemico finale. Lo spettacolo consegna
l’ultimo palcoscenico ad una voce dissonante, aspra, appassionata, a tratti
necessaria e illuminante anche per i nostri giorni.
“Sanguinaria assassina” per il
governo austriaco, “sfacciata meretrice” per papa Pio IX, “bellezza affamata di
verità” per Heine, “prima donna d’Italia” per Cattaneo; la figura di Cristina
Trivulzio principessa di Belgioioso suscitava tra i suoi contemporanei (e
probabilmente susciterebbe anche tra i nostri) giudizi estremi, definitivi e
inconciliabili. – scrive Gianfranco Fiore nelle note allo spettacolo - Figlia
del Rinascimento e dell’Illuminismo, Musa del Romanticismo, cultrice delle
storie passate e febbrile anticipatrice del nostro presente, intellettuale,
brillante, orgogliosa, stravagante, autoritaria, trovò principalmente nell’arte
della seduzione la forza di attraversare da grande protagonista l’epopea del
Risorgimento italiano. Seduzione intellettuale e sentimentale verso i maggiori
artisti dell’epoca da Listz a Chopin a Delacroix, seduzione ideale e politica
verso elites patriottiche e donne e uomini del popolo. Con un grandissimo senso
della “messa in scena”, gli eccentrici arredi della casa parigina, i suoi
travestimenti, da damina di salotto a eroina guerriera, Cristina interpretò
tutti i ruoli possibili nella società dell’epoca, e sempre da grande, autentica
attrice, con distacco critico, spesso ironico. La belle joyeuse vuol tentare di
suggerire che proprio in tutte queste maschere è la sua verità, perché ciascuna
è stata vissuta, “incarnata” in modo così estremo, generoso e totale, da
divenire parte di un unico volto di donna problematica, contraddittoria,
egocentrica, ma assolutamente affascinante. Nessun intento agiografico, nessuna
preoccupazione di risarcimento storico alla sua figura dimenticata (basterebbero
poche sue frasi, pochi suoi scritti a riconsegnarla alla nostra più scottante
attualità) ma solo un flusso di frammenti di ricordi, di visioni, di emozioni,
nostalgie, frustrazioni, filtrati dalla tenerezza, l’ironia, e l’orgoglio di una
Primadonna che al termine di una vita vissuta sotto il segno del coraggio, teme
ora solo l’ultimo nemico: l’oblio, “una morte più orribile della morte”.
Cercheremo di dare un profilo vivo, reale, alla donna che Balzac definì “più
impenetrabile della Gioconda”.
Le scene dello spettacolo sono
di Sergio Tramonti, i costumi di Sandra Cardini e le luci di Pasquale Mari.
Per informazioni e biglietti
(posto unico numerato euro 15, ridotto euro 10): biglietteria del Teatro
Persiani 071 7579445, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it
<http://www.amat.marche.it> . Inizio spettacolo ore 21.