Inaugurata la mostra di Costantino Traietti a Loreto


È stata inaugurata sabato pomeriggio, alla presenza di tantissime persone, la mostra personale “Costantino Traietti – Ora che è sera e non buio”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto e patrocinata dal Comune di Loreto.

“A venticinque anni dalla sua scomparsa - hanno ricordato il Sindaco Paolo Niccoletti e l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Schiavoni - l’esposizione, vuole rendere omaggio a questo artista, marchigiano d’adozione, che ha trovato in Loreto la sua città, l’approdo a lui più rispondente, la piena maturità artistica e intellettuale e qui ha lasciato i tanti capolavori. Questa mostra, oltre la memoria di Traietti, vuole celebrare l’amore per l’arte di un nostro concittadino e saprà essere un ulteriore richiamo verso la nostra città, per tanti amanti dell’arte e turisti”.

“Siamo ancora in piena crisi economico-finanziaria - ha detto nel suo intervento la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto Ancilla Tombolini - emergono tanti bisogni di carattere sociale, perché una mostra di pittura? Bene, accanto, anzi dentro alla crisi economica, c’è una grande caduta di valori universalmente riconosciuti e condivisi, etici, spirituali ed allora una meditazione su quanto di bello, di onesto, di gratuito ci circonda, forse può costituire una molla per ritrovare prima se stessi e poi la dignità, l’orgoglio di essere persone oneste con la volontà di riscattarsi per l’oggi e il domani. L’augurio è che tutti i visitatori sentano appagato il desiderio di scoprire il valore del bello, dell’onesto, del gratuito da rispettare e conservare per il futuro di una società che ricerchi e costruisca unitamente economia ed eticità e i veri artisti possono costituire validi punti di riferimento”.

Ad illustrare la mostra, che vede esposte circa 70 opere tra dipinti e disegni conservati e messi a disposizione dalla vedova Domitilla Carnevalini Traietti e dal figlio Lorenzo, è stato il curatore della mostra l’architetto Massimo Di Matteo. “La pittura di Costantino Traietti – ha detto Di Matteo - forte di colore a stesure dense o graffiate a colpi di spatola, continua a turbare e ad interrogarci tramite i tanti volti, maschere generate dalle lacerazioni e alienazioni esistenziali, sbigottiti clown e simulacri dolorosi, e continua a sedurci attraverso i tanti paesaggi, tutti mentali, e le città lontane, variopinte epifanie o spettrali miraggi sull’estremo orizzonte dei territori. Ci sconcertano poi le visionarie trasmigrazioni di città, portate in volo da uccelli giganteschi, che si rapportano curiosamente e criticamente alle miracolose traslazioni del sacello di Nazareth. Possiamo invero cogliere una tensione etica in quella non-oggettività della rappresentazione di un mondo, tutto e solo interiore, e che tutto questo avvenga a Loreto non è casuale. Infatti Traietti ha maturato qui i suoi capolavori che si legano profondamente al senso del luogo. La basilica lauretana, che è al tempo stesso santuario e fortezza, scrigno di devozione e cortina marmorea, conserva la particolarissima reliquia: i muri perimetrali della Santa Casa, quella stanza appunto che è metafora di sé stessa, interno spaziale e recinto di interiorità e spiritualità. Parallelamente la pittura di Traietti, sottrattasi al mercato per difendere, rivendicandoli, la sua autonomia e i suoi contenuti, è rimasta nel recinto del suo volontario isolamento per ritrarre magistralmente, con sofferta partecipazione e inquietante iconicità, l’anima delle cose, il dentro e l’altrove”.
A ricordare la figura del maestro sono state inoltre la moglie Domitilla Carnevalini e la professoressa Rita Piangerelli.
La mostra resterà aperta fino al 5 maggio 2013 con i seguenti orari: giorni feriali e festivi ore 10,30 -12,30 – ore 17,30 – 19,30.

Scheda della mostra:
Titolo della mostra: “Costantino Traietti – Ora che è sera e non buio”
Ente promotore: Fondazione Carilo
Ente patrocinatore: Comune di Loreto
Localizzazione: LORETO - Palazzo Comunale - Sala espositiva di Corso Boccalini
Periodo espositivo: 23 marzo – 5 maggio 2013
Cura della mostra: Massimo Di Matteo
Collaborazione alla mostra: Domitilla Carnevalini e Lorenzo Traietti
Fotografie: Gaetano Apicella, Ancona – Bruno Longarini, Loreto – Daniele Papa, Loreto
Grafica (manifesto, inviti, brochure): Tecnostampa
Comunicazione mostra: Fondazione Carilo e Ufficio Stampa del Comune di Loreto
Orario apertura mostra : giorni feriali e festivi ore 10,30 -12,30 – ore 17,30 – 19,30.

Note biografiche: Costantino Traietti , nato a Montelanico (Roma) 1928, avviato a studi che lo indirizzano ad una vita ecclesiastica come frate agostiniano, laureato in Teologia e Filosofia, viene ordinato sacerdote nel 1951 a Tolentino. Nel 1957, trasferito a Roma in Santa Maria del Popolo, fonda (con padre Carlo Cremona) e dirige la Galleria d’Arte Sacra “L’Agostiniana” che gli permette di venire in contatto con il mondo artistico della Capitale. Trasferito nel 1964 ad Amandola, prende a dipingere, allestendo uno studio fuori dal convento. L’assidua ricerca e la costante tensione culturale gli permettono di superare presto gli esordi naif. La sua prima Personale avviene ad Ascoli Piceno nel 1964: i soggetti sono nature morte, paesaggi romani e marchigiani. La rappresentazione della figura umana, come espressione di tutte le lacerazioni esistenziali, è dominante nelle mostre di Zurigo, Berna, Foligno (1968) e Spoleto (1969). Seguono numerose le esposizioni in sedi italiane ed estere tra cui Ancona e Losanna nel 1971, Roma nel 1972, Hellerup nel 1973, Milano nel 1974. Il successo arriva quando, nell’ottobre del 1974, gli viene conferito a Roma il “ Premio Marc’Aurelio” per la sua attività artistica. Nel frattempo, divenuto padre spirituale dell’Ascoli ai tempi d’oro della squadra di calcio, è inserito nelle cronache mondane e fotografato quale personaggio tra personaggi celebri. Nel 1975, chiesta la dispensa dai voti, si sposa a San Giovanni in Laterano con Domitilla Carnevalini che gli darà l’adorato figlio Lorenzo. Dopo le mostre di Ascoli Piceno (1981) e di Firenze (1982), mentre la sua attività di pittore non conoscerà soste, dirada le occasioni espositive e, in base ad una “scelta morale di libertà”, lascia il giro dei galleristi e dei collezionisti d’arte per un volontario e orgoglioso isolamento nella sua Loreto.
La morte arriva il 1° marzo del 1988 in seguito ad un banale incidente.
Dopo la sua scomparsa a Traietti vengono dedicate mostre omaggio a Loreto (1994), Ostra (1996), Ancona (1999), Recanati (2000), Ancona (2002, per iniziativa della Provincia di Ancona), Osimo (2012).


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